L’ARNO STRARIPA, MA È SOLO UN’ESERCITAZIONE

Dal Tirreno del 16 ottobre 2012

Venerdì e sabato prove di protezione civile su larga scala,  sarà simulato anche un disastro ferroviario.

Venerdì e sabato, a Pisa, la Protezione Civile di concerto con Palazzo Gambacorti attuerà un’esercitazione su larga scala, una vera e propria prova generale delle procedure da attuare in caso di esondazione dell’Arno in città. L’intera operazione prevede nella notte tra venerdì e sabato prossimi anche una simulazione di incidente ferroviario. Nessun disagio per la popolazione. Per due giorni, come è stato spiegato ieri dal vicesindaco Ghezzi,  su Pisa calerà l’allarme rischio idrogeologico-idraulico, in soldoni, tutto l’apparato di enti che in questo caso devono entrare in azione, sarà attivato e testato in vista di possibili future esondazioni cittadine. Si arriva a questa esercitazione a seguito di un lungo tragitto preparatorio, iniziato nel novembre 2011 e conclusosi in via preliminare nel maggio di quest’anno, con l’elaborazione del documento di impianto dell’esercitazione. Gli enti e soggetti partecipanti sono più di 40, ripartiti in 4 gruppi tematici e di intervento. C’è il gruppo dei beni culturali (che provvederà a mettere in sicurezza il patrimonio artistico presente in città), il gruppo di studi e ricerca (di cui fanno parte Unipi, Dsu, Cnr, Normale e Sant’Anna), quello sanità ed assistenza sociale, ed il gruppo commercio.

Come se tutto fosse realmente imminente, dalle 12 di venerì (e ricevuta l’allerta meteo con criticità elevata),  si passerà alla pratica: convocazione dell’unità di crisi comunale e sua attivazione; chiusura dei lavori e spazio al disastro ferroviario simulato. Sabato mattina il tutto riprenderà dalle 7:30 per concludersi a mezzogiorno.

Durante l’esercitazione saranno molte le iniziative di sensibilizzazione rivolte al pubblico, che verrà coinvolto, anche con materiale informativo distribuito da tutti gli esercizi commerciali cittadini. La prova generale quindi avrà lo scopo di mettere a punto la macchina organizzativa utile ad affrontare un’inondazione, ma al contempo, cercherà di formare indirettamente tutti gli abitanti al rischio idrogeologico. I rischi legati ad un eventuale allagamento del centro cittadino sono molti. La prova generale allora dovrà mettere virtualmente in pratica le tre fasi di avvicinamento all’esondazione, e si concluderà, solamente all’inizio della terza, quella che se attuata, bloccherebbe l’ingresso in città, la chiusura dei lungarni, l’evacuazione della fascia rossa (quella più a rischio) e la chiusura totale di traffico, scuole e attività commerciali. Nei due giorni di esercitazione saranno coinvolte 150 persone e sabato mattina alcune classi di istituti medi verranno utilizzate per simulare l’installazione di un’area di attesa e ricovero.

… Il GCU allestirà per l’occasione il suo PMA presso una sede sicura individuata dall’Unità di Crisi. Presso il PMA del GCU saranno trasportati gli eventuali infortunati per cui non è possibile raggiungere l’ospedale di Cisanello.

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