ACCORDO TRIENNALE FRA LA PROVINCIA DI PISA E IL GRUPPO CHIRURGIA D’URGENZA DELL’AOUP

Il raduno nazionale degli scout Agesci a San Rossore ha fatto da cornice alla nascita di un “patto” di collaborazione con cui si dà ulteriore spessore all’insieme di capacità operative che Pisa è in grado di mettere in campo sul fronte della gestione emergenziale.

Sotto le tende dell’ospedale da campo installato all’interno delle aree che ospitano i 30mila giovani della “Route”, la Provincia di Pisa, con il presidente Andrea Pieroni (a destra), ha siglato l’avvio di un percorso di reciproco sostegno con il Gruppo chirurgia d’urgenza (Gcu) dell’Aoup, unità coordinata dal professor Giuseppe Evangelista (a sinistra) e protagonista, da anni, di operazioni umanitarie in una moltitudine di scenari in tutto il mondo. Obiettivo dell’intesa, aumentare l’efficacia delle azioni che il sistema pisano è capace di sviluppare, in chiave sia di prevenzione sia di gestione critica, di fronte all’eventualità del verificarsi di calamità o comunque eventi naturali di grande impatto, con effetti di particolare gravità ed estensione.

In tal senso, la Provincia metterà a disposizione del Gcu sia la propria Sala Operativa Integrata (centro di raccordo della Protezione Civile su Pisa e tutto il territorio), sia le proprie dotazioni, in mezzi e risorse umane, per lo svolgimento di attività locali, regionali, nazionali anche internazionali: da un lato esercitazioni o manifestazioni dimostrative; dall’altro veri e propri interventi di soccorso in contesti di maxiemergenza.

Da proprio canto, il Gruppo Chirurgia d’urgenza consentirà la possibilità di impiegare i propri membri, portatori di professionalità altamente specializzate, nell’organizzazione di corsi di formazione diretti a dipendenti della Provincia, per l’acquisizione di competenze di vario grado – livello base, livello avanzato e operatore Dae (Defibrillatore automatico esterno) – da mettere a frutto sempre in scenari di eventuale criticità.

“L’accordo al via oggi – spiega Pieroni – ha una durata formale di tre anni: di fatto rappresenta l’avvio di una sinergia destinata a essere stabile e anzi a estendersi, consentendo al sistema della protezione civile provinciale di compiere un deciso e importante salto di qualità”.

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